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MADE IN ITALY: PATRIMONIO DI CONOSCENZE E PROFESSIONALITA’

È il marchio del saper fare qualcosa, che ci contraddistingue agli occhi degli altri Paesi.

Anche se vi è una limitata capacità del nostro sistema italiano di comunicare i propri punti di forza in modo adeguato, posso affermare che il Made in Italy rappresenta un valore aggiunto per presentare all’estero la nostra produzione, e da artigiano, questa sensazione la vivo quotidianamente.

Questo brand simboleggia a livello mondiale valori quali: alta qualità, originalità, cura dei dettagli e stile portando i prodotti italiani ad eccellere nella competizione commerciale internazionale.

Poi lo sanno tutti, noi italiani siamo amanti del buon gusto e ci piacciono le cose fatte a regola d’arte, inoltre siamo il paese delle tradizioni e sostengo che il trasmettere le proprie conoscenze alle generazioni future sia un tratto distintivo e vincente del nostro essere.

La realtà italiana che, è fatta da piccole/medie imprese, ha una grande energia e una grande voglia di farsi conoscere ed è per questo che Il valore della tradizione unito all’innovazione tecnologica ha permesso di affermare il Made in Italy sui mercati mondiali altamente competitivi.

Non siamo mai stati una nazione patriottica, e di questo la storia ci fa da gran maestra, ma sono convinto che per sfruttare al meglio il Made in Italy è importante saper raccontare un’Italia fatta di tanti territori che hanno sapori, raccontano storie e hanno caratteristiche differenti.

Leggevo di recente che originariamente l’espressione Made in Italy aveva connotati negativi, negli anni ’60 fu imposta ai produttori italiani da Francia e Germania per indicare ai loro cittadini che i prodotti non erano realizzati nelle proprie nazioni.

Ma si sa noi siamo un popolo che riesce a trarre vantaggio anche dalle negatività e oggi possiamo proprio affermare il contrario, i marchi e prodotti italiani sono molto apprezzati per il loro design innovativo e per la qualità dei materiali.

Purtroppo nel corso degli anni, a causa del calo dei fatturati e crisi economica, molte aziende italiane hanno delocalizzato la loro produzione, ma così facendo purtroppo si sono messi a rischio gli alti standard qualitativi e l’identità stessa dei nostri prodotti.

Il mondo e i mercati sono cambiati e il “Made in italy” ha sempre più bisogno di essere tutelato da contraffazioni, concorrenze sleali e false indicazioni d’origine.

Penso che sia opportuno salvaguardare il nostro patrimonio Nazionale, impegnandoci come produttori a rispettare i canoni di qualità e design che il cliente si aspetta di trovare acquistando un prodotto concretamente realizzato in Italia.

Conclusioni

In conclusione, il Made in Italy non è un’etichetta, ma firma d’autore e marchio distintivo valorizza l’idea di prodotto unico e speciale.

Può ancora rappresentare un vantaggio competitivo, sono sempre più convinto che conta la consapevolezza che un paese ha di sé, del come vive la propria identità e di come la fa conoscere e diventare punto di affermazione e di forza.

Tutto questo solo se ci si crede seriamente e se si investe nei veri valori delle eccellenze Italiane, mantenendo un occhio di riguardo anche ad alcuni valori etici come la dignità dei lavoratori, tipico valore calpestato in alcuni paesi emergenti.
Abbiamo tutti la responsabilità di far acquisire al paese maggiore coscienza della forza che possiede e di tutte le risorse di cui dispone è così che ci si assicura i più alti benefici.

 

  

  

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